Scopri una necropoli di 2000 anni – Isola Sacra


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La necropoli, venuta alla luce nel 1925, è formata da un insieme di tombe assai ben conservato perché sepolte dalla sabbia. Le iscrizioni e i rilievi in terracotta posti sulle facciate delle nicchie indicano i mestieri dei defunti: artigiani, bottegai, commercianti, marinai, attività legate al vicino porto. A poche centinaia di metri si trova la basilica di Sant’Ippolito risalente alla fine del IV secolo d. C., testimonianza di un cospicuo nucleo di insediamento paleocristiano nella zona.

 


Alberto Angela ci racconta durante una puntata di SuperQuark la splendida necropoli di Porto

11247733854_0ce8fe32bf_oNell’antichità l’area era attraversata da una grande strada a doppia carreggiata, forse la Flavia, larga 10 metri e mezzo, che correva parallelamente alla vicina costa, collegando Porto con Ostia. Lungo i lati della strada si disponevano le tombe in cui venivano seppelliti, tra la metà del II e l’inizio del IV secolo d.C., gli abitanti di Porto, soprattutto i marinai ed i lavoratori addetti ai servizi portuali.
Una necropoli, quindi, priva di monumenti particolarmente ricchi, ma assai interessante per la conoscenza della gente comune.
Non tutte le tombe sono state scavate e molte giacciono ancora sotto la coltre di sabbia che le ha preservate dalle ingiurie del tempo e dalle razzie di barbari e pirati. Per lo più somigliano a casette costruite in muratura, a cella con o senza recinto, addossate le une alle altre e allineate lungo la strada su più fronti, richiamando l’organizzazione per “insulae” di Ostia Antica. Destinate ad intere famiglie, quindi non solo ai proprietari, ma anche ai loro liberti e discendenti, hanno all’interno nicchie ed edicole per le ceneri, spesso movimentate da timpani e absidi, che ricordano le “frontes scenae” teatrali e l’architettura dei ninfei.

A sinistra dell’entrata alla Necropoli si nota una piccola tomba a forma di piramide appartenuta al pittore Anneo Attico, originario della Gallia e morto a 36 anni.
Molto interessante la presenza di numerosissime iscrizioni poste al di sopra delle porte d’ingresso, dove vengono riportati, oltre ai nomi dei defunti, alcune importanti indicazioni sui mestieri e la collocazione sociale degli stessi.

Particolarmente suggestive sono  le scene in cui vengono rappresentati i defunti all’opera: un’ostetrica che assiste al parto, un chirurgo in atto di operare, un fabbro ed un rivenditore di ferramenta, un commerciante di grano, ecc.
In uno si vede un chirurgo su uno sgabello davanti a un paziente, anch’esso seduto, a cui forse sta eseguendo un salasso, pratica piuttosto diffusa nella medicina antica come cura alle più disparate malattie. Sulla destra del rilievo spicca una custodia con strumenti chirurgici, tra cui bisturi di varie forme.


Famosa è la lastra in terracotta con la partoriente nuda seduta sulla sedia gestatoria, assistita da un’ostetrica e da una donna in piedi che le passa le braccia sotto le ascelle. C’è poi il rilievo con un uomo vestito di una corta tunica, probabilmente un fabbro, davanti al suo bancone di lavoro e quello con un venditore d’acqua o un fabbricante d’anfore raffigurato mentre regge con la mano sinistra un grosso recipiente. Sono rappresentati anche lavori umili, come il calzolaio o il cordaio.
In un’officina di marmorari gli operai tagliano, lavorano e trasportano grosse pietre.

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Un forte simbolismo pervade il mosaico davanti alla tomba 43, in cui due navi a vele spiegate, con due barchette a rimorchio, si dirigono verso un faro a quattro piani, con un bel fuoco sulla cima.
E’ il faro di Porto, a cui il proprietario della tomba, forse un armatore, guardò tante volte con fiducia al termine di un lungo e pericoloso viaggio. Allo stesso tempo, l’iscrizione in greco “ode pausylypos”, qui è la fine degli affanni, ricorda al passante che la morte per l’uomo, come il porto per le navi, è l’approdo sicuro che ci libera dai mali del mondo.

L’Area archeologica apre al pubblico con il seguente orario:

dalle ore 10:30 alle ore 16:30 dal martedì alla domenica

Il sito è chiuso il 1° gennaio e il 1° maggio, il 25 dicembre, il 26 dicembre, tutto il mese di agosto.

Il sito è raggiungibile percorrendo via dell’Aeroporto di Fiumicino sino a Via Cima Cristallo e poi Via Pal Piccolo, fino a via Monte Spinoncia 52.

Biglietti

Intero: 6 euro

Ridotto: 2 euro (per i giovani dell’Unione Europea dai 18 ai 25 anni)

Per informazioni: tel. 06 6583888 – 06/56358099 (centralino)

Il personale di vigilanza offre servizio di orientamento e di accoglienza al pubblico.

Per informazioni: tel. 06 6583888 – 06/56358099 (centralino)

Il personale di vigilanza offre servizio di orientamento e di accoglienza al pubblico.

Ulteriori informazioni: http://archeoroma.beniculturali.it/siti-archeologici/ostia/necropoli-porto

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